«Le grandi anime sono come le alte cime. Battute dal vento, avvolte nelle nubi; ma vi si respira meglio e più forte che in altri luoghi. L'aria, lassù, ha una purità che netta il cuore dalle immondezze: e quando le nubi s'allontanano, si domina il genere umano. Tale fu Michelangelo, questa colossale cima, che dominava l'Italia del Rinascimento e di cui vediamo da lontano perdersi nel cielo il profilo tormentato. Non pretendo che gli uomini comuni possano vivere su tali vette. Ma che, un giorno all'anno, vi salgano in pellegrinaggio. Lassù, si sentiranno più vicini all'Eterno. Poi, ridiscenderanno verso la pianura della vita, col cuore temprato per la lotta quotidiana.»
Durante il Medioevo, che è stato il periodo di formazione dell’Abruzzo, il profilo della regione fu modellato dal cristianesimo. Furono infatti i grandi conventi monastici, e non le assenti corti signorili, i centri effettivi della storia abruzzese; e fu da questi che si irradiò quell’impulso formidabile alla rinascita economica e demografica della regione.
Lo straordinario ruolo propulsivo delle abbazie medievali rivive in questo grande volume, splendidamente illustrato, che censisce e scheda monograficamente tutti gli antichi insediamenti benedettini in Abruzzo: ieri potenti centri di economia e cultura, oggi scrigni straordinari d’arte e d’architettura.