La nascita, inizio di tutto. Per un'etica della relazione
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Se il Novecento sulla scia di Nietzsche e Heidegger ha scoperto la riflessione sulla morte come possibilità propria dell’esistenza, la filosofia della nascita è un invito a segnalare l’importanza di ogni pensiero che riveli l’unicità e la particolarità di ogni “inizio”. Riflettere su quell’Origine che è la vita e che si impone come la condizione trascendentale di ogni valore, significa cogliere il suo movimento incessante, il suo slancio vitale e creativo, volto a rendere il mondo più abitabile. Questo studio intende approfondire le modulazioni esistenziali dell’inizio attraverso lo sguardo di Arendt, Zambrano, Ricœur, Levinas, Florenskij. Recuperare la forza dell’“inizio”, della passività e della consegna, della solidarietà fra i nati, può scoprire e valorizzare i tanti legami che vincolano gli uomini fra di loro: la dignità, l’impegno, la promessa, la libertà, la responsabilità, la fiducia, il perdono, il rispetto. Relazioni strette fra gli uomini dentro lo scorrere inesorabile del tempo e che aspirano alla futurità (Levinas) attraverso parole e gesti che vanno accolti e raccontati.
Scheda tecnica
Anno edizione | 2018 |
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Collana | Ethica |
In commercio dal | 20 dicembre 2018 |
Pagine | 230 p. Brossura |
Editore | Orthotes |
Autore | Giovanna Costanzo |
Tipo | Libro universitario |