L' offesa, la colpa, il fantasma. Muovendo da «Caducità» di Freud

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Descrizione

In "Caducità" Freud indica i tre atteggiamenti che l'uomo può assumere dinanzi al destino di morte suo e degli altri enti. Può credere che la morte sia pura parvenza e che tutti siano, in qualche arcano modo e luogo, eterni; può sbeffeggiare l'immortalità e sostenere che è proprio il caduco ad avere un valore speciale; può ammettere che il destino di morte svilisce quel che vi soggiace e non godere più del grande e del bello perché lo turba la pre-visione della distruzione che li attende. La caducità, umiliazione arrecata dal tempo, è la più dura delle offese che ogni uomo subisce. Ce n'è però un'altra non meno grave, inflitta dalla molteplicità: la condanna alla serialità, cioè la dispersione fra innumerevoli altri uomini da cui nulla di essenziale lo distingue. L'individuo insorge pretendendo di non morire e di essere l'unico. Ma accampare tale pretesa, oltre a essere vano, è un atto di estrema prepotenza implicante piena adesione al vergognoso tratto fondamentale del mondo: essere retto e pervaso da una Necessità che si esprime come forza/violenza. All'uomo non resta perciò che chiedere consolazione ai prodotti della sua immaginazione e soprattutto al fantasma mnestico, che prolunga la vita del passato-del morto e accorda una certa originalità: infatti, ricordando, ognuno si differenzia da quel che accadde, in quanto lo altera-lo ricorda "male", e dagli altri che lo vissero, in quanto fa un "errore" diverso dai loro. Prefazione di Elio Matassi.

Dettagli del prodotto

Scheda tecnica

Anno edizione2013
CollanaUniversità
In commercio dal9 gennaio 2014
Pagine195 p. Brossura
EditoreIl Nuovo Melangolo
AutoreMarco Fortunato

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