Jung e il cinema. il pensiero post-junghiano incontra l'immagine filmica
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Il pensiero di Jung non è utile solo per la terapia: è un mezzo per interpretare il mondo, e quindi anche per comprendere il linguaggio dei film. Tra "Pulp Fiction", "Blade Runner" e "2001: Odissea nello spazio", questo libro applica per la prima volta la psicologia junghiana all'analisi cinematografica. Per tutti gli appassionati di cinema, ma anche per chi si interessa di cultural studies e di media studies, una lettura interdisciplinare, originale e innovativa del "pensiero del profondo".
Scheda tecnica
Anno edizione | 2018 |
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Collana | Mimesis-Cinema |
In commercio dal | 13 settembre 2018 |
Pagine | 299 p. Brossura |
Curatore | Christopher Hauke Ian Alister |
Editore | Mimesis |
Traduttore | Micaela Latini Teodosio Orlando |